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Il rating di sostenibilità

Il Rating di Sostenibilità

Il Rating di Sostenibilità

Arriva il Rating volontario di Sostenibilità per le micro, piccole e medie imprese vediamo insieme cos’è e come redigerlo

 

di Laura Ruggiero

Il rating di sostenibilitàNegli ultimi anni, la sostenibilità è diventata una priorità non solo per le grandi imprese, ma anche per le micro, piccole e medie imprese (PMI). Per supportarle nella transizione sostenibile, l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha studiato una serie di misure semplificate, necessarie per regolare la rendicontazione ESG (Environmental, Social, and Governance) delle microimprese e PMI non quotate. A novembre 2023 era già disponibile la bozza della rendicontazione volontaria di sostenibilità, detta “ESRS volontario”.

La definizione di questi standard è essenziale per garantire che le microimprese e le PMI possano accedere a finanziamenti sostenibili, poiché la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) estenderà gli obblighi di rendicontazione della sostenibilità anche alle PMI quotate dal 2026.

Cosa comporta L’ESRS volontario

L’obiettivo dell’ESRS è di supportare le micro, piccole e medie imprese nella gestione della transizione sostenibile e nello specifico delle sfide che devono affrontare nell’ambito della sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Inoltre grazie a questi dati, fornire loro l’accesso a finanziamenti, già dall’anno fiscale 2024. 

Come redigere un ESRS

Per la redazione del proprio report, le imprese potranno scegliere tra 3 moduli:

  • Modulo Base: Ideale per le microimprese, costituisce il requisito minimo per tutte le altre imprese e non richiede un’analisi di materialità.
  • Modulo Narrativo-Politiche, Azioni e Obiettivi (PAT): Include informazioni narrative sulle politiche, azioni e obiettivi implementati dall’impresa.
  • Modulo Business Partners (BP): Richiede dati aggiuntivi richiesti da investitori, clienti aziendali e istituti di credito, necessitando un’analisi di materialità per concentrare il reporting sui dati rilevanti.

Nella preparazione del reporting di sostenibilità, le imprese dovranno considerare tre orizzonti temporali: breve termine (un anno), medio termine (due-cinque anni) e lungo termine (oltre cinque anni). Se l’azienda redige anche il bilancio, il report di sostenibilità deve essere coerente con il bilancio dello stesso anno. Inserendo anche informazioni comparative dal secondo anno in poi. 

L’introduzione del rating volontario di sostenibilità per le micro, piccole e medie imprese rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e responsabile. Grazie agli standard ESRS, le imprese avranno gli strumenti necessari per affrontare le sfide legate alla sostenibilità. Infine con la possibilità di scegliere il modulo di rendicontazione su misura, le imprese possono adottare un approccio graduale e coerente, che rifletta le loro specifiche esigenze e capacità. Questa iniziativa non solo favorisce una maggiore trasparenza e responsabilità, ma anche una competizione più equa e inclusiva nel mercato europeo.

 

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